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Progetto Scuola dell’Infanzia

Presentazione

Il percorso psicomotorio mira allo sviluppo e al consolidamento della percezione positiva di se’ nel bambino, come soggetto competente, partendo dal piacere del gioco e dal principale canale usato dai bambini per comunicare: il corpo.

Il corpo rappresenta il canale privilegiato per sperimentare sensazioni e percezioni, fare scoperte, conoscenze e apprendimenti.

Attraverso il gioco, invece, il bambino sperimenta per la gratuità dell’esperienza fine a se stessa, fatta esclusivamente per il proprio piacere ed interesse e la possibilità̀ di intervenire attivamente sugli elementi che lo circondano, trasformarli e modificarli.

Il bambino può̀ dunque mettere in scena (in gioco) le difficoltà, le paure, le insicurezze, la rabbia, l’aggressività̀; può condividere momenti di piacere, di collaborazione e di condivisione con i compagni, che altrimenti troverebbero difficilmente un canale di espressione.

Il percorso prevede momenti di gioco sempre accompagnati da una riflessione di gruppo su ciò che accade e che si scopre insieme; la discussione diventa una vera strategia di apprendimento, attraverso la quale creare ampi spazi di espressione verbale delle proprie emozioni, pensieri e scoperte.

Le finalità dell’intervento psicomotorio sono:

  • fornire ai bambini uno spazio di espressione, comunicazione, gioco, benessere relazionale;
  • sostenere una visione positiva del bambino, come soggetto competente, creativo,
  • fornire uno spazio che sostenga lo sviluppo dell’identità di ogni bambino: tra difficoltà e potenzialità, tra maschile e femminile, tra dipendenza e autonomia, tra emozione e razionalità;

Gli obiettivi

  • permettere la sperimentazione del corpo quale luogo di esperienza e conoscenza di se stesso e della realtà, di espressione e comunicazione con l’altro;
  • permettere, attraverso il gioco di affermarsi come individuo;
  • favorire le capacità comunicative ed espressive;
  • favorire l’acquisizione della regola quale limite che permette la strutturazione della persona e la convivenza sociale;
  • permettere al bambino di riconoscere le proprie potenzialità̀ e di affermarle nel percorso di crescita;
  • favorire l’organizzazione di pensiero a partire dalla propria identità̀ corporea;
  • favorire il passaggio dal piacere del movimento e dell’azione al piacere di pensare;

Metodologia

Cicli di 10 incontri . Durata: 1 h

Setting

Lo spazio sarà costruito in modo tale che ogni bambino si senta accolto e libero di muoversi e di esplorare.

Materiali

I materiali proposti durante il percorso sono materiali semplici, non strutturati, che stimolano il gioco del bambino, con consistenze e forme diversi.

Evoluzione della seduta di psicomotricità

L’ACCOGLIENZA IN CERCHIO

Il saluto, il ritrovarsi; si ricordano i nomi dei bambini, dei presenti e degli assenti, si ricordano le regole:

Non farsi male e non far male agli altri

Ascoltare gli altri e se stessi

Allo stop dello psicomotricista il gioco si interrompe e si torna nel cerchio.

Si rinnova il patto ascoltare/ascoltarsi: i bambini esprimono i desideri di gioco, si ricordano le cose importanti, si presentano i materiali a disposizione.

Il cerchio è il luogo dell’attesa, per prepararsi all’emozione del gioco.

IL GIOCO SENSOMOTORIO

Percepire il proprio corpo e mobilizzare le emozioni: saltare, scivolare, cadere, lottare, rotolarsi, fare capriole, resistenze, rassicurazioni, massaggi.

Spazi morbidi (materassi, cubi di gommapiuma, cuscinoni) che favoriscono la rassicurazione e il contenimento, che trasmettono il piacere del contatto, che aiutano a riconoscere la propria superficie, il proprio confine; spazi all’interno dei quali nascondersi per ritrovare se stessi o in cui creare con altri il proprio rifugio. Spazi sui quali arrampicarsi, per sperimentare la propria forza, compattezza e agilità, spazi dai quali saltare per riscoprirsi indistruttibili e ogni giorno più sicuri (scale, spalliere, assi rialzate, scivoli).

IL GIOCO SIMBOLICO

La costruzione degli spazi personali o di piccolo gruppo; travestimenti individuali o in gruppo; rispecchiamenti e differenziazioni.

Presentazione del proprio ruolo e/o del proprio spazio; breve narrazione di quanto sta accadendo nel/nei gruppo/i di gioco.

Interazione tra i diversi gruppi o tra lo psicomotricista e il gruppo e costruzione degli spazi comuni (ad es. costruzione di una casa). Affrontare le paure e l’opposizione: gioco del lupo, della strega, dei fantasmi, del poliziotto e dei ladri ecc.

Nel gioco simbolico i bambini esprimono con grande spontaneità il proprio mondo interiore, dando spazio a quella fase del gioco che viene definita del “far finta”, senza considerare che nulla di quel gioco è falso per i bambini, perché in quel momento stanno sperimentando parti molto profonde di sé: le stanno mettendo in gioco con gli altri, stanno costruendo nuove possibilità di relazione, nuove avventure possibili, verso il potenziamento di sé e delle proprie capacità relazionali.

E’ un luogo all’interno del quale andranno a svilupparsi alcuni temi emergenti del gruppo: l’istintività compressa, l’aggressività, la paura di crescere e l’inibizione causata dalla dipendenza, la disponibilità ad accogliere, la richiesta di autonomia e il desiderio di contrapposizione nei confronti degli adulti, la possibilità di esplorare.situazioni e contesti non ancora sperimentati.

CERCHIO FINALE.

Il momento del cerchio finale permette al bambino di ricordare l’esperienza con calma, di lasciare emergere immagini ed emozioni che durante la seduta sono state vissute in modo totalizzante e intenso.

I bambini e/o lo psicomotricista raccontano quello che è stato vissuto nel corso della seduta; c’e’ un riconoscimento individuale attraverso piccoli “rimandi”; si ricompone un “quadro di gruppo”, la storia vissuta insieme.

E’ il momento per salutare le persone, lo spazio e gli oggetti per fare posto al nuovo.

Metodologia

Numero incontri: 10 da un’ora con 15 bambini.

Le sedute verranno tenute in palestra o in un altro ambiente adatto.

Sono previste due ore di programmazione con gli insegnanti.

Ruolo dell’insegnate

  • Sostegno emotivo ai bambini;
  • Possibilità di conoscere in un contesto diverso i bambini e mettersi in gioco con e per loro;
  • Possibilità di assumere una prospettiva diversa sul singolo e sul gruppo.

Responsabile del progetto:

Dott.ssa Silvia Albano

Psicomotricista

Recapito telefonico: 3342759499

Indirizzo e-mail: info@ilsaltonelcerchio.it